Rifiuti&Sicurezza

Gli additivi alimentari

Noi tutti comprendiamo bene l’importanza della corretta alimentazione nella nostra vita quotidiana; ben pochi però sono a conoscenza della natura delle sostanze che vengono aggiunte agli alimenti  dalle aziende produttrici per migliorarne alcune caratteristiche (organolettiche, di conservazione, di aspetto, ecc.); queste sostanze sono gli additivi alimentari. La normativa comunitaria attualmente in vigore che disciplina tale argomento è costituita dal Regolamento 1333/08/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 e dal Regolamento 1129/11/UE della Commissione dell’ 11 novembre 2011 (che introduce importanti modifiche al precedente). Una prima precisazione da fare riguardo questo Regolamento è che esso non si applica agli “enzimi alimentari” e agli “aromi” (perchè disciplinati da altrettanti Regolamenti), ma solo agli additivi, definiti come “qualsiasi sostanza abitualmente non consumata come alimento in sé e non utilizzata come ingrediente caratteristico di alimenti, con o senza valore nutritivo, la cui aggiunta intenzionale ad alimenti per uno scopo tecnologico nella fabbricazione, nella trasformazione, nella preparazione, nel trattamento, nell’imballaggio, nel trasporto o nel magazzinaggio degli stessi, abbia o possa presumibilmente avere per effetto che la sostanza o i suoi sottoprodotti diventino, direttamente o indirettamente, componenti di tali alimenti“.

Nell’ Allegato I del Reg.1333/08/CE sono elencate le 26 categorie funzionali in cui si suddividono gli additivi alimentari: abbiamo così ad esempio i coloranti (come E100 Curcumina, E160a Caroteni, E171 Biossido di Titanio), gli edulcoranti (come E421 Mannitolo, E951 Aspartame, E954 Saccarina), i conservanti (come E210 Acido Benzoico, E220 Anidride Solforosa, E270 Acido Lattico), gli acidificanti (come E330 Acido Citrico, E334 Acido Tartarico, E338 Acido Ortofosforico), gli antiossidanti (come E300 Acido L- Ascorbico, E307 α- Tocoferolo, E320 Butilidrossianisolo (BHA) ), gli emulsionanti (come E322 Lecitine, E473 Esteri del saccarosio con acidi grassi, E474 Sucrogliceridi), gli addensanti (come E460 Cellulosa, E414 Gomma Arabica, E410 Farina di semi di carrube), i gelificanti (come E406 Agar-agar, E440a Pectina, E400 Acido Alginico).

Nell’Allegato II parte E del Reg.1129/11/UE è invece riportato l’elenco di tutti gli additivi alimentari consentiti nelle varie categorie di alimenti (19 macro-categorie elencate nella parte D) in differenti concentrazioni massime; scorrendo l’elenco si può notare che alcuni additivi sono consentiti, per alcune categorie di alimenti, con livello massimo “quantum satis“, cioè vale a dire “quanto basta”, (gruppo I parte C) mentre per tanti altri è indicato il livello massimo di concentrazione ammesso; inoltre, quest’ultimo può cambiare, per uno stesso additivo, a seconda della categoria di alimento in cui è aggiunto: quindi, ad esempio, il Carbonato di Calcio (E170), l’Acido Ascorbico (E300), le Lecitine (E322) sono ammessi “quantum satis”, mentre l’Acido Sorbico (E200) è consentito con un limite massimo di 1000 ppm nella categoria 06.4.4.”Gnocchi di patate” e con un limite massimo di 200 ppm nella categoria 14.2.3 “Sidro e sidro di pere”.

Un’ultima considerazione da fare riguarda il Carbonato di Calcio (E170), il Biossido di Titanio (E171) e gli Ossidi e Idrossidi di Ferro (E172), utilizzati come coloranti “quantum satis” negli alimenti sono utilizzati ancora oggi come coloranti per vernici nell’edilizia.

 

FONTI:

REGOLAMENTO (UE) N. 1129/2011 DELLA COMMISSIONE dell’11 novembre 2011 che modifica l’allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio istituendo un elenco dell’Unione di additivi alimentari

REGOLAMENTO (CE) N. 1333/2008 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2008 relativo agli additivi alimentari

Cappelli, Vannucchi  “Chimica degli alimenti”  3a edizione, Zanichelli

 

Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *